I primi videogiochi

Oltre ai primi giochi elettronici, verso la fine degli anni ’70 arrivano nei negozi dei giocattoli i primi videogiochi da collegare alla televisione. Inizia a modificarsi radicalmente il...

12541 3
12541 3
Condividi

Oltre ai primi giochi elettronici, verso la fine degli anni ’70 arrivano nei negozi dei giocattoli i primi videogiochi da collegare alla televisione. Inizia a modificarsi radicalmente il modo di giocare dei bambini: dai giochi collettivi di cortile e di strada ai giochi individuali nel chiuso della propria casa.

Ping-o-Tronic: il Ping-o-tronic di produzione Zanussi era uno dei primi videogiochi apparsi sul mercato. Era costituito da una consolle tv con due manopole, una per ogni giocatore, sul video appariva un campo con una linea centrale tratteggiata, due linee/racchette e un piccolo quadratino luminoso che faceva da pallina. Il gioco era tipo ping-pong, bisognava fare in modo che l’avversario non colpisse la pallina per segnare un punto.

videogiochi-ping-o-tronic-fb

PONG : per alcuni è tuttora il gioco più bello, semplice essenziale e pressante. Nella stessa ‘consolle’ erano anche disponibili il battimuro e il tiro al piattello, che devi raggiungere un puntino bianco con una freccetta e schiacciare al volo sparando e intanto ne arriva un altro altro che playstation.

Il Pong era uno dei primi videogiochi da attaccare al televisore. Questo modello aveva solo i 4 giochi standard, pur supportando il suo chip gli altri due standard che venivano messi nelle versioni lusso: si trattava dei giochi con la pistola, che era dotata di una fotocellula sensibile alla luce emanata dal quadratino che si muoveva sullo schermo.

Questa consolle era “taroccabile” grazie anche ad un altro fantastico gioco d’epoca: L’ingegnere elettronico della Philips.

videogiochi-pong_1

videogiochi-pong_2

Atari VCS 2600: nell’ottobre 1977 la società ATARI di Nolan Bushnell, il creatore di PONG, si presenta sul mercato con una innovativa console per videogiochi: L’Atari VCS-2600. La sigla VCS è un acronimo altisonante; “Video Computer System”.

Rispetto ai precedenti videogames, che erano “sistemi chiusi”, il VCS2600 presenta la novità di avere giochi intercambiabili tramite cartucce ROM di circa 4 KB. All’epoca i giochi del 2600 erano considerati all’avanguardia come grafica e giocabilità. In un decennio uscirono sul mercato centinaia di cartucce ROM per questa console: Giochi originali, ispirati a films, conversioni dei più celebri coin-op (i cosidetti giochi “da bar”) ma anche alcuni tentativi “didattici”, come nel caso delle cartucce “BASIC PROGRAMMING” o “BASIC MATH”.

Tra i giochi più famosi ricordiamo: OUTLAW, BREAKOUT, COMBAT, AIR-SEA BATTLE, ADVENTURE, ASTEROIDS, PITFALL!, PACMAN, YARS’REVENGE, RIVER RAID, CHOPPER COMMAND.

Alla metà degli anni ’80, la nascita di nuove console più sofisticate (uno dei primi concorrenti fu “Intellivision” di Mattel) e soprattutto la crescente diffusione dei Personal Computers portarono il VCS ad uscire definitivamente dal mercato nel 1989. Ancora oggi, ad oltre 25 anni dalla sua uscita, l’Atari VCS2600 è considerato un oggetto di culto, ricordato con nostalgia dai pionieri del videogioco. Una curiosità: Il termine ATARI è una esclamazione di vittoria, simile al nostro “scacco matto”, nel gioco giapponese del “GO”.

videogiochi-atari

videogiochi-atari_2

videogiochi-atari_4

videogiochi-atari_3  videogiochi-atari_1

In this article

Join the Conversation

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

3 comments

  1. iac65

    …la sfida finiva lanciando la manopola contro la tv! e fine!!!

  2. platini

    HO avuto l’atari in figura con i marzianetti ..space invaders…. mitico gioco …

  3. Sebastiano

    io ho avuto l’Intellivision… all’epoca alcuni dicevano che aveva giochi migliori dell’Atari ma a me regalarono solo 3 giochi sportivi (calcio, tennis e boxe) e non consentivano di giocare contro il cpu, ma solo contro un avversario umano, per cui odiai parecchio Intellivision… se avevo a disposizione un amico, non avevo bisogno di lei e se non l’avevo non ci potevo giocare.
    Le cartucce poi costavano tantissimo e non ne ebbi altre, anche perchè non le chiedevo: i videogiochi da sala erano su un altro pianeta…

error: Il contenuto della pagina è protetto!