Le banconote in lire dagli anni ’40 al 2000

Per i bambini degli anni ’60 e ’70 i veri soldi erano le monetine. I soldi di carta si vedevano soltanto nel Monopoli, oppure – quelli veri –...

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Per i bambini degli anni ’60 e ’70 i veri soldi erano le monetine. I soldi di carta si vedevano soltanto nel Monopoli, oppure – quelli veri – quando bisognava comperare qualcosa di importante. Allora il papà e la mamma facevano apparire dal loro nascondiglio delle belle e grandi banconote in lire.

In questi tempi di euro eccovi una collezione delle banconote in lire in uso negli anni dal 1947 al 2000. Tra queste, alcune delle banconote che noi bambini degli anni ’60 e ’70 usavamo talvolta per le nostre piccole spese (le cinquecento e le mille lire) o sognavamo di spendere in costosi giocattoli (le diecimila lire di Michelangelo, le cinquanta e le favolose centomila lire).

500 lire

Cinquecento lire del 1947
Banconota caratterizzata dal colore marrone e dalla figura di una specie di Italia turrita sul fronte. Nel frattempo sono state prodotte le monete metalliche da 50 lire (nel 1954), da 100 lire (nel 1955), da 20 e da 500 lire in argento (nel 1957) e nel 1959 viene sospeso a causa dell’inflazione il conio delle monete da 1 e 2 lire.

Cinquecento lire del 1966-1975
Nel 1966 viene emesso un nuovo biglietto di Stato per sostituire le vecchie 500 lire cartacee del 1961 e le 500 lire d’argento che sono troppo costose per essere ancora prodotte.

Cinquecento lire del 1974-1979
Questa è la banconota da 500 lire che sostituisce la precedente del 1967.

1.000 lire

Mille lire del 1962
Eccovi le mille lire dei primi anni ’60, banconota storica per tutti gli anni 60 e 70. C’è un signor Giuseppe Verdi sul fronte.

Mille lire del 1969-1981
Per sostituire le mille lire del 1962 e le loro successive revisioni viene prodotta una nuova banconota, sempre però caratterizzata dalla presenza di Giuseppe Verdi.

Mille lire del 1982
sono le 1.000 lire che sono arrivate fino all’età dell”euro. Come tradizione, c’è sempre giuseppe Verdi sul fronte. Nello stesso anno escono le prime monete bimetalliche da 500 lire che sostituiscono la banconota del 1979.

Mille lire del 1990-1994
Nel 1992, a causa di una crisi economica, la lira abbandona per 4 anni il Sistema Monetario Europeo. Nel 1997 vengono prodotte per tutto l’anno le monete bimetalliche da 1.000 lire. Alla fine del 1999, in vista dell’ingresso nell’euro, escono di produzione le monete da 50, 100, 500 e 1.000 lire.

2.000 lire

Duemila lire del 1973-1976
con la figura di Galileo Galilei.

Duemila lire del 1990-1994
Ultime 2.000 lire prodotte dalla Banca d’Italia. Sono senza immagine. L’anno prima, nel 1989, la Zecca ha coniato delle nuove monete metalliche mini da 50 e da 100 lire. Non piaceranno a nessuno e nell’ottobre dello stesso anno il tesoro ne dispone la cessazione del corso legale.

5.000 lire

Cinquemila lire del 1964-1970
Ecco le 5.000 mila lire con Cristoforo Colombo, prima versione, con una sola caravella sul retro.

Cinquemila lire del 1971-1977
Ecco la seconda banconota da 5.000 sempre con Cristoforo Colombo sul fronte e tre caravelle sul retro.

Cinquemila lire del 1979-1983

Cinquemila lire del 1985

10.000 lire

Diecimila lire del 1955
Ecco la nuova banconota da 10.000 lire con un formato a lenzuolo che andava piegata in quattro per farla stare nel portafogli. E’ la banconota stampata da Totò e Peppino nel film “La banda degli onesti” del 1956 e durerà nelle tasche degli italiani fino al 1962.

Diecimila lire del 1962-1973
Ecco la mia banconota preferita per grafica, colore e formato. E’ il 10.000 lire con Michelangelo Buonarroti che sostituisce le 10.000 lire a lenzuolo del 1948. Sul retro, la piazza del Campidoglio a Roma.

Diecimila lire del 1976-1984


Diecimila lire del 1984-2000


20.000 lire

Ventimila lire del 1975
Questo biglietto da 20.000 lire, con l’immagine di Tiziano Vecellio, non riscosse le simpatie degli italiani e dopo la prima tiratura non venne più ristampato.

Cinquantamila del 1972-1974
Debuttano nel 1972 le banconote da 50.000 con Leonardo da Vinci.

Cinquantamila lire del 1977-1982



Cinquantamila lire del 1984-1990
Con una grafica abbastanza simile a quella delle 100.000 lire del 1978 viene realizzata la nuova banconoota da 50.000 lire.

Centomila lire del 1967-1974
Debuttano nel 1967 le banconote da 100.000 con Alessandro Manzoni.

Centomila lire del 1978-1982
Questa è il fronte della banconota da 100.000 lire che sostituisce la precedente con il Manzoni. La differenza visiva è enorme, il valore nominale è identico, ma l’inflazione galoppante di quegli anni (raggiungerà il suo picco più alto nel 1980 con il 21,1%) la rende più svalutata. Poco prima, nel 1976 e 1977, la carenza di monete di piccolo e piccolissimo taglio diventa così grave da indurre molte banche ad emettere piccoli assegni circolari per importi che variano da 50 a 350 lire, sono i ‘miniassegni’. Sempre nel 1976 viene prodotta l moneta da 200 lire metalliche in bronzital e nel 1978 la lira entra nel Sistema Monetario Europeo.

Centomila lire del 1994-2000

500.000 lire

Cinquecentomila lire del 1997-2000


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5 comments

  1. Marco63

    Negli anni ’70 hanno circolato per un certo periodo anche i mini-assegni.

  2. alain

    ne ho ancora tanti, in ottime condizioni. Una bellissima memoria, dovevamo cavarcela anche coi gettoni del telefono che erano regolare valuta (50 lire). Mi ricordo che gli ‘assegnini’ si deterioravano facilmente e venivano accettati anche in condizioni miserande…

  3. STEFANO

    sulle mille lire dell’82 c’era Marco Polo, non Verdi !
    la mia banconota preferita era le 500 lire del 1974… azz che nostalgia. graz per queste pagine.

  4. clopat

    Visto che mi sono ritrovato in un libro 3 pezzi da 10.000 lire, sapete se a livello numismatico valgono qualcosa?

  5. Sebastiano

    Non vorrei apparire un vecchio nostalgico, ma penso che nessuno possa smentirmi se dico che le banconote in lire, frutto del lavoro di finissimi artisti italiani, erano enormemente più belle ed eleganti di quelle in euro. Inoltre, celebravano e ricordavano personaggi importanti della nostra storia, mentre oggi l’europa, con la scusa di non voler far torto a nessuno, vuole cancellare le identità nazionali, cominciando dai grandi uomini che le hanno costruite.

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