Gli elenchi telefonici dei ’60-’70

Erano un’orgia pubblicitaria: tutta la loro copertina era formata da inserzioni. Fra le più grosse, la pubblicità della Coppertone, col cagnolino che attenta al pudore di Jodie Foster,...

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Erano un’orgia pubblicitaria: tutta la loro copertina era formata da inserzioni.
Fra le più grosse, la pubblicità della Coppertone, col cagnolino che attenta al pudore di Jodie Foster, e soprattutto la dannatissima poltrona Z-Boy!

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1 comment

  1. LU

    Caro Giulio,mi fa ricordare che allora esisteva la TELESELEZIONE,nel senso che se dovevi chiamare un’altra provincia o un’altra città con diversoo prefisso,dovevi prima prenotare la chiamata con l’operatore della SIP,poi questo ti richiamava e solo allora potevi parlare.Adesso si alza la cornetta e si fanno le telefonate intercontinentali.Addirittura ricordo che negli anni 60,anche se avevi il telefofono in casa non potevi chiamare un’altro distretto,dovevi andare alla SIP,dove c’erano un discreto numero di cabine telefoniche,compilare con nome e cognome,numero di telefono la persona da chiamare,lo consegnavi all’impiegata e aspettavi,dopodichè ti chiamavano e ti assegnavano una cabina dalla quale potevi parlare con il numero richiesto.Lo ricordo perchè andavo con la mamma a telefonare allo zio che stava a genova.

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