I gelati degli anni ’70

Una grande rivoluzione alla quale partecipammo come bambini degli anni 60 e 70 fu il passaggio dal gelato sfuso al gelato confezionato di produzione industriale. Negli anni ’70...

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Una grande rivoluzione alla quale partecipammo come bambini degli anni 60 e 70 fu il passaggio dal gelato sfuso al gelato confezionato di produzione industriale.

Negli anni ’70 il mercato dei gelati confezionati ebbe un grande sviluppo, da un lato per l’imporsi su scala nazionale di poche, importanti marche, dall’altro lato per la grande creatività nei tipi, nei nomi e nei gusti che uscivano sul mercato.

I gelati venivano pubblicizzati da cartelli rettangolari in metallo serigrafato che presentavano tutti i gelati di una singola marca con una piccola descrizione e il relativo prezzo e che venivano esposti all’esterno dei bar e dei luoghi di vendita.

Toseroni e Tanara erano due marche molto famose particolarmente creative e colorate nei loro prodotti.

Di Toseroni ricordiamo il gelato Pepito; il gelato Brrr Blobs, un cono con in cima una palla di gelato ricoperta di granella di nocciole e cioccolato; il gelato Zio Tom Toseroni, in realtà due gelati a forma di faccia con il cappello e un farfallino al collo: uno con la faccia panna, l’altro con la faccia cioccolato; Il gelato Piedone Toseroni, un gelato stick a forma di piede; il Gelato Nembo Gel Toseroni, a forma di faccia che rappresentava una specie di supereroe con la mascherina, il gelato Mercury.

Della Algida era famoso il Piper, un gelato nel cilindro di plastica con il bastoncino, gusto base panna con spirali marrone (al cioccolato) o bordò (all’amarena).

La Motta produceva un curioso gelato alla crema e cioccolato, il Razzo, il cui contenitore era un cono in plastica bianca con due alette laterali. Assieme al gelato venivano forniti due elastici, che a consumazione ultimata si potevano agganciare alle alette permettendo così di lanciare il contenitore come un piccolo missile.

Altre marche ormai scomparse erano Besana, Cecchi e Chiavacci (famosa per il Nocchiero Chiavacci, una specie di granulato con anima di panna e amarena).

Il gelato “Coppa dei campioni” era perfettamente bicolore. Altri gelati ambiti e costosi, di solito offerti da parenti in visita, erano il Paciugo, una coppa mista, il Mambo Pralinato e la Mela Cha-cha-cha, forse della Motta.

Ecco alcune immagini di tabelle di gelati degli anni 70

© immagini di proprietà concesse gentilmente dal sito “museo delle glorie”

:

Da così …

gelataio 2

gelataio

… a così!

gelati motta

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algida-gelati-rita-pagone Gelati-Besana

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7 comments

  1. bancomat

    Nella mia zona (prov di Alessandria) c’era una fabbrica di gelati che si chiamava “Polare” il logo era il disegno di un pinguino con in mano un ombrello ed era famosa per i “sottozzero” gelato con ai lati due biscotti. Purtroppo è stata una realtà molto famosa ma locale e ridotta nel tempo. Conosco la figlia del titolare, proverò a chiederle se conserva ancora il logo o qualche foto dei prodotti.

  2. Igor65

    Il Piper dell’Algida ebbe un “lancio” pubblicitario notevole per quei tempi: testimonial nientemeno che Patty Pravo – e non a caso il gelato ricordava nella forma e colori le prime luci “psichedeliche” delle discoteche fine ’60 – inizi ’70, come appunto il celebre Piper di Roma!

  3. gualco

    Il gelato “La mela cha cha cha” era prodotto dalla Cecchi negli anni ’60.

  4. donasol

    Chi si ricorda del gelato California? Era tipo il croccante Algida, panna dentro e copertura di una granella rosso-fucsia ( allora i coloranti non erano sotto accusa). Ma lo ricordo solo io????? Da bambina ( sono del 61) era il mio preferito, non posso averlo inventato. Nelle locandine dell’epoca non ne ho trovato traccia. Fatevi sentire, golosi/e cinquantenni! Donatella

  5. cetnico

    Piccolo, personale ricordo. Sono della provincia di Rovigo, abitavo in un piccolo paese. Più dei gelati, venduti al bar, il mio ricordo va al mitico gelataio, proveniente da un paese vicino. Di mattina, vendeva pollame in genere, il pomeriggio…….gelati. Arrivava con una mitica Ape azzurro/blu, verso le 15/16, suonando la trombetta. Passava sempre di giovedi, se eri distratto oppure se non lo sentivi, dovevi attendere la settimana successiva………nello stesso giorno. Solamente due possibilità: panna oppure cioccolato. Li ricordo buonissimi, forse perchè attesi. Michelangelo

  6. tidi95

    e Sammontana “il gelato all’italiana” chi se lo ricorda? 🙂

  7. carlomariopietro

    io ricordo il nocchiero della chiavacci era favoloso era simile al croccante attuale in 3 versioni cioccolato amarena e pistacchio

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