Il carosello del callifugo Ciccarelli

Per noi bambini, il potere di Carosello era di lanciare meravigliosi tormentoni, che finivamo per ripetere innumerevoli volte, senza nemmeno aver capito il loro prodotto, come nel caso...

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Per noi bambini, il potere di Carosello era di lanciare meravigliosi tormentoni, che finivamo per ripetere innumerevoli volte, senza nemmeno aver capito il loro prodotto, come nel caso esemplare del Carosello del Callifugo Ciccarelli.

Era sempre la stessa scena: qualcuno camminava tutto storto, con la faccia dolorante, mentre gli altri lo guardavano con aria preoccupata. Poi arrivava la battuta fatidica, detta con un tono mezzo dispiaciuto e mezzo teatrale: “Poveretto! Come soffre! Non usa il Callifugo Ciccarelli!”.

Quella frase divenne presto un tormentone per me e il mio gruppo di amici. Bastava vedere qualcuno un po’ stanco o lamentoso si partiva subito con “Poveretto! Come soffre!”. A volte, alle elementari, ce lo dicevamo persino tra compagni di scuola se inciampavamo o ci lamentavano per una sciocchezza.

Dico la verità: ancora oggi, se sento qualcuno lamentarsi, mi viene voglia di dirgli: “Poveretto! Come soffre!”.

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