La Penna Stilografica Auretta

Una delle rivoluzioni vissute dai bambini degli anni 60 e 70 fu l’avvento della penna stilografica con cartuccia al posto del calamaio con inchiostro liquido. E la rivoluzione...

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Una delle rivoluzioni vissute dai bambini degli anni 60 e 70 fu l’avvento della penna stilografica con cartuccia al posto del calamaio con inchiostro liquido. E la rivoluzione si chiamò Auretta.

“Attenzione: da oggi l’inchiostro non si tocca più!”

Con queste parole il mondo delle penne stilografiche viene messo a rumore da una clamorosa invenzione: la cartuccia di inchiostro, che elimina l’uso del calamaio e riduce sensibilmente la probabilità di fare delle macchie.

L’Aurora di Settimo Torinese è una delle prime marche ad avvalersi di questo ritrovato, lanciando sul mercato la stilografica “Auretta“.

Di aspetto molto dimesso ed impiegatizio era relativamente economica dato che il suo pennino ‘Blindoiridio‘, da solo, costava Lire 1.500, tanto quanto la penna nuova.

In breve diventa uno standard in tutte le scuole elementari italiane e manda in pensione il calamaio e la cannuccia col pennino.

Disponibile in poche tinte, quali un rosso sgargiante, un compassato blu carta da zucchero, un triste nero ed un deprimente beige, viene decorata nei primi anni ’70 con un quadrifoglio bianco perche’ Auretta è “la stilografica portafortuna”.

auretta 2

auretta 3

Bella anche questa auretta, versio Lusso!auretta lusso

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4 comments

  1. iBic STONEHENGE

    […] Fortunatamente non è durato molto: è arrivata la mitica Auretta che, con le cartucce di inchiostro, ci risparmiava inutili e cruenti spargimenti di inchiostro (cruenti per i pattoni conseguenti). Non era molto scorrevole, anzi grattava sulla carta, e sul dito dove poggiava si formava un calletto […] albtex.wordpress.com/2012/11/23/ibic/

  2. alfeo56

    Naturalmente le penne a sfera (Biro) esistevano già, in particolare le economiche BIC. Tuttavia il mio -bravissimo- professore di matematica delle scuole medie (la terra gli sia lieve) pretendeva che scrivessimo unicamente con la stilografica e così mia madre comprò la Auretta: la mia era rossa. E pensare che oggi i ragazzi non son capaci di scrivere con la stilografica!

  3. gda

    la mia maestra, in 1a elementare ci chiese di munirci di penna stilografica. mia mamma mi comperò un’Auretta rossa, che io trovai bellissima sin da subito. la utilizzai dalla 1a elementare alla 5a elemtare, sempre con lo stesso pennino. la trattavo come una cosa preziosa. quanto mi piacerebbe averla ancora…
    da allora ho sempre utilizzato la stilo. non so scrivere con altro.

  4. fravio

    La carioca ve la ricordate?

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