Le bustine per fare l’aranciata

Nel nome della più moderna tecnologia applicata all’alimentazione, alla fine degli anni ’60 i processi di liofilizzazione fanno capolino nelle case italiane con delle divertenti buste di gran...

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Nel nome della più moderna tecnologia applicata all’alimentazione, alla fine degli anni ’60 i processi di liofilizzazione fanno capolino nelle case italiane con delle divertenti buste di gran formato, contenenti aranciata in polvere.

Sciolta nella giusta proporzione d’acqua, l’aranciata liofilizzata era una bevanda sana e gustosissima.

La bustina conteneva una specie di granuli duri/sabbiosi giallo-arancio che andavano versati con cura in una bottiglia con chiusura ermetica a tappo e imbracatura di metallo, piena d’acqua fresca, ma che invece si spalmavano sempre sul collo della bottiglia o era sempre sbagliata la proporzione; o era un giallino pallido e l’aranciata non sapeva di niente o era praticamente sospensione solida di buccia d’arancia in poco liquido sporco.

Provavo ad assaggiarla a secco uhm … meglio le caramelle frizzanti che ci sono ancora oggi.

Un amico lettore mi dice che negli anni ’60, vicino a casa, aveva un negozio di alimentari dove sul banco erano esposte le bustine effervescenti di “Suco Frio” in 4 gusti: Limone, Cedro, Arancio e Amarena con i personaggi raffigurati da Walt Disney.

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