Portachiavi ed accessori

In quegli anni era diffuso l’utilizzo di moschettoni a mo’ di portachiavi. I moschettoni erano in una lega metallica leggera, cromati. La cromatura si consumava con il tempo....

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In quegli anni era diffuso l’utilizzo di moschettoni a mo’ di portachiavi.

I moschettoni erano in una lega metallica leggera, cromati. La cromatura si consumava con il tempo. Il gancio era comandato da una levetta scorrevole a molla che spuntava da una feritoia lungo il corpo centrale. L’anello era attaccato al corpo centrale con uno snodo che gli consentiva di ruotare liberamente sul piano orizzontale; ad esso si allacciava il classico anello a molla che teneva unite le chiavi.

Tipicamente il portachiavi si allacciava al primo passante anteriore della cintura (a destra o a sinistra). Inutile dire che per i maschietti questa posizione poteva essere causa di sgradevoli traumi; pertanto il portachiavi veniva spostato ad un passante posteriore durante la corsa, durante le partite a pallone, durante le lotte, oppure all’incrocio dei cavetti dei freni della bicicletta (graziella?) durante le gare di velocità o di cross.

Come optional si erano diffusi dei cerchietti colorati in plastica per identificare le chiavi. Avevano il difetto di rendere più voluminoso il mazzo (a causa del loro spessore) e di deteriorarsi rapidamente ma silenziavano il tintinnio metallico. Il silenziamento poteva essere ottenuto anche spostando le chiavi nella taschina degli spiccioli del blue jeans (mantenendo rigorosamente attaccato il moschettone al passante).

Altri interessanti portachiavi di quegli anni erano gli orologi portachiavi fatti a forma di ruota di automobile: alcuni anche di pregio, rigorosamente meccanici, si prestavano a tenere le chiavi dell’auto. Alcuni portavano incisa sul pneumatico la marca di quest’ultimo, altri erano veicoli pubblicitari di ditte legate al mondo automobilistico ed avevano altri loghi.

Questi sono due Marvin, marca pregiata ancora esistente.

Altri meravigliosi portachiavi erano quelli turistici dedicati alle città, come questi libriccini a fisarmonica, formato 2 cm per 1, con una serie di vedute del posto.

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