Copertine di libri e fumetti degli anni '60 e '70

Ettore Demicheli ha realizzato questa scheda sulle copertine di libri e fumetti degli anni ’70. Il mondo in copertina Per noi, bambini, ragazzi e e ragazzini degli anni...

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Ettore Demicheli ha realizzato questa scheda sulle copertine di libri e fumetti degli anni ’70.

Il mondo in copertina

Per noi, bambini, ragazzi e e ragazzini degli anni ’70 il mondo era una copertina: fumetti, fumetti e ancora fumetti, libri di fiabe, libri di avventure, riviste, fotoromanzi, gialli, fantascienza, copertine di 45 e 33 giri, e chi più ne ha più ne metta … Come dire, in un certo modo il mondo lo vivevamo per la prima volta in copertina, con le sue evocazioni, i suoi richiami, le sue suggestioni, il suo fascino.

E dunque entrate con me a Villa Villacolle, qui ho riunito un po’ di copertine di pubblicazioni che fanno tutte parte della mia piccola collezione, dove conservo tutto ciò che ancora adesso mi ‘dice’ qualcosa.

E’ un contributo essenzialmente iconografico che vuol solo essere una gioia degli occhi che affido alla vostra memoria.

Cominciamo col libro di Pippi Calzelunghe (Villa Villacolle, appunto…), poi Pomi d’ottone e manici di scopa, e poi i tascabili da edicola, ossia i “dominatori letterari” delle edicole di più di trent’anni fa: i Giallo Mondadori, Segretissimo e Urania, d’accordo, ma anche i rivali delle altre case editrici (ossia non esisteva solo Mondadori), come i Gialli Garzanti, i tascabili Longanesi (che erano la vera e propria alternativa agli Oscar Mondadori), senza dimenticare i tascabili Rizzoli, naturalmente.

Ci ho messo anche un Fantozzi e un diario scolastico del 1979: anche i diari erano “fumetti”, a quel tempo. E c’è anche la rivista di satira politica Il male.

I fumetti: se parliamo dei fumetti di Sergio Bonelli Editore – che nei ’70 si chiamava Daim Press -, l’editore di Tex, Zagor, ecc. le copertine più belle ed evocative appartengono all’unico fumetto di casa Bonelli rimasto di nicchia – nel senso che vendeva meno della metà dei suoi “confratelli” Tex, Mister No, ecc. – ossia Il Piccolo Ranger, ed eccovi alcune copertine, una delle quali ha una parentela
d’immagine con un celebre episodio della saga di Tex, ossia Diablero!

E poi… e poi i re le regine del terrore e del delitto e non mi dite che non avete capito a chi mi sto riferendo che tanto non ci credo.

Cominciamo col re del terrore, e e del grande criminale innamorato di Lady Kant potete vedere, oltre alla copertina (ristampa del 1982), di Diabolik, chi sei?, la celebre “inquadratura” con l’immagine del “Non so chi sono!”.

E ci sono anche le copertine dei rivali dei due re e della regina: Sadik e Zakimort hanno fatto la loro parte e l’hanno fatta bene, ma avevano a che fare con tali fuoriclasse che…

Ed ecco la regina, Satanik, della quale vi mostro un’immagine tratta da “Il faro del golfo nero”, qui la “rossa” del demonio piange, ricordando l’unico uomo che l’aveva amata quando era brutta e quasi sfigurata in volto.

Per finire ho lasciato il mio preferito, il re del delitto, ossia Kriminal: tra le varie copertine c’è anche quella dell’ultimo numero pubblicato, intitolato La fine? Era il 1974.

E proprio in ultimo ho riserbato agli ex bambini degli anni ’70 una chicca che non proprio tutti conoscono: l’incontro, unico in tutti i sensi, narrato in Quello che non t’aspetti, tra Anthony Logan, ossia Kriminal, e Marny Bannister, ossia Satanik…

E spero che vi sia piaciuto questo piccolo viaggio nella nostra Villa Villacolle.

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