Il baracchino CB

Chi non lo ha avuto tra le mani almeno una volta alzi una mano. Tutti quanti quelli della mia generazione hanno smanettato con il baracco, rigorosamente in onde...

4092 7
4092 7
Condividi

Chi non lo ha avuto tra le mani almeno una volta alzi una mano.

Tutti quanti quelli della mia generazione hanno smanettato con il baracco, rigorosamente in onde medie 27 mhz (AM) per parlare con gli amici o tentare collegamenti con paesi lontani, tutti rigorosamente con il proprio nome di battaglia e tutti sempre senza licenza!

Fu il primo sistema di collegamento tra comunità virtuali, funzionava anche abbastanza bene se non si avevano troppe pretese, era abbastanza economico e ruspante, prima dell’avvento delle radio libere c’era gente che trasmetteva musica con il baracco con una pessima qualità del suono.

(immagine fornita da Krokkor)

In this article

Join the Conversation

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

7 comments

  1. krokkor

    Per i “non addetti ai lavori”, il radioamatore (questa era il nome della figura che stava dietro il “Baracchino”) aveva anche coniato un suo gergo tipico con cui parlava attraverso il CB. Questo gergo composto da numeri e sigle comprendeva parole ed azioni di uso comune nelle conversazioni associate ad un proprio numero o sigla. E’ così che non ci si doveva stupire se in una conversazione venivano fatti i “73” (saluti) così come se veniva citata la “XYL” (acronimo per “Ex Young Lady” ovvero la propria moglie).
    Per dettagli circa questo strano “alfabeto” potete vedere a questo link:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Linguaggio_CB

    Saluti

  2. annisessanta

    Un Saluto alla grande Maria Napolitano, ottima e bravissima eaperta dal vivo del settore.

  3. stefbal

    Il baracchino rappresentò senza dubbio un fenomeno di massa. Ancora oggi chi ha più di 40 anni e non è un esperto del settore chiama qualsiasi radio ricetrasmittente (comprese quelle dei radioamatori patentati, da molte migliaia di euro) “baracchino”.
    Il nome deriva dal fatto che i radioamatori americani (paese dove nacque la Citizen’s Band alla fine degli anni ’50) chiamano (tuttora) la loro stazione radio “shack”. La traduzione letterale di “shack” in italiano è “baracca” da cui il diminutivo baracchino.

  4. Marco63

    AM è il tipo di trasmissione usato (ampiezza modulata).
    La frequenza del cb rientra nelle onde corte.

  5. Igor65

    Un mio amico camionista afferma spesso che effettivamente il CB è stato il primo “social network”…………

  6. LU

    E chi se li scorda.Iniziai con un TOKAY 5024,e la relativa GROUND PLANE,dopo pochi anni scoprii l’SSB,a 21 anni (allora la maggiore età),presi la patente da radioamatore.Conservo ancora il mio primo trx,il TOKAY per l’appunto,assieme ad un LAFAYETTE HB23/A,Il mio primo apparato radio da professionista fu un GELOSO,2 telai trasmettitore e ricevitore separati,anni in cui era obbligatorio sapere usare il il “tasto”telegrafico ed esisteva ancora l’etica!Adesso non è più richiesto il CW,e gli esami per la patente riesce a sostenerli persino un quindicenne.Un caro saluto.

  7. gimmy64

    Orsa maggiore, questa era la mia sigla. Altro che telefonino. Un buon lineare, un po’ di propagazione e si arrivava ovunque!!!

error: Il contenuto della pagina è protetto!