La bicicletta Saltafoss e la bicicletta Tin Tin Ager

Il bambino italiano nato negli anni ’60 e ’70 non può non conoscere la bicicletta Saltafoss e la bicicletta Tin Tin Ager, ambedue ampiamente pubblicizzate su Topolino costituivano...

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Il bambino italiano nato negli anni ’60 e ’70 non può non conoscere la bicicletta Saltafoss e la bicicletta Tin Tin Ager, ambedue ampiamente pubblicizzate su Topolino costituivano lo stato dell’arte della biciclettistica maschile. Mentre per le femmine, infatti, andava ancora forte la Graziella, con Saltafoss e Tin Tin Ager (presentata nel Carosello della merendina Tin Tin Alemagna nell’ottobre 1971) si apre per i maschi il mondo della bici-avventura.

E’, in pratica, la nascita del segmento ‘bici da cross’: con un design simile a quello delle moto ‘Choppers’ del film ‘Easy Rider’ caratterizzate da selle lunghe, manubri a corno, impugnature anatomiche, amortizzatori posteriori e/o anteriori, ruote anteriori di diametro ridotto e numerose altre innovazioni che trasformavano la bici da oggetto per muoversi a oggetto per vivere avventure in piena libertà.

Mentre la Saltafoss si poteva comperare, la Tin Tin Ager si poteva vincere soltanto con la merendina TIN-TIN, prodotta dall’Alemagna di Milano. Nell’interno degli incarti del TIN-TIN, se eri fortunato, potevi leggere la scritta “HAI VINTO!”. Io ho sempre letto “NON HAI VINTO, RITENTA”.

Tecnicamente la Tin Tin Ager non era altro che una “Saltafoss” con la forcella allungata e la ruota anteriore di diametro più piccolo; la 1^ serie aveva un cambio Sachs Torpedo a tre marce che fu sostituito l’ anno successivo da un modello simile con cambio Campagnolo a cinque marce, tre fanali anteriori anzichè due, e una radio AM a batterie montata sul manubrio.

Con la bicicletta venne messo in distribuzione un album per la raccolta di figurine con la storia della bicicletta, la draisina, il celerifero, e via via tutta l’evoluzione fino a quei giorni.

Ecco due immagini pubblicitarie della bici-radio Tin-Tin Ager

tintin

tin-tin-alemagna-1971

Ecco delle foto complete della bicicletta Tin-Tin Ager

Tin_tin_ager_1

Tin_tin_ager_2

Tin_tin_ager_3

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9 comments

  1. carlo

    io, invece, avevo la “mitica” graziella, bella ma un po’ pesante!

  2. Susi

    Anch’io avevo la Graziella, bianca, e che per frenare giravo i pedali all’indietro…

  3. aquila60

    La Tin Tin ager era il sogno proibito della mia infanzia, assieme alla casetta Cicocca !! Quante merendine mangiate inutilmente….

  4. elena60

    Mio cugino aveva la Saltafoss, io invece la Roma Sport acquistata per 34mila lire.
    Mio fratello aveva vinto con un concorso presso i magazzini Coin a Milano, una bicicletta chopper denominata “Arcibici”; purtroppo dopo poco tempo gli è stata rubata al parco. Neanche una foto ricordo!!

  5. stx62

    Io la vinsi. Avevo 9 o 10 anni, quindi era il 1970-71. Arrivò a casa; bellissima, ma pesantissima da portare.
    Abitavo in una cittadina in collina e faticavo da morire, ma il ricordo della soddisfazione di avere una bicicletta “unica” è indelebile.

    1. gimmy64

      non ci credo non è possibile …. rabbia infinita, invidia a mille!

  6. iac65

    …colpa delle merendine TinTin se oggi sono sovrappeso e triste!!! triste per non aver mai vinto la bici da TinTin Ager!!! ma cerco ancora le merendine e…chissà!!!

  7. Adriano

    sogno irraggiungibile

  8. Ailinn71

    Io ho avuto la mia prima Graziella a 4 anni: mi insegnò mio nonno ad andarci !
    Quanti stupendi ricordi: noi bambini degli anni ’70 restavamo fuori a giocare tutto il giorno e rientravamo per l’ora di cena, alle 20. Nelle belle giornate di primavera ed estate praticamente non c’eravamo mai in casa.

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